”Io mi muovo, no che non m’annoio” per disabili e a disagio.…
iniziato nel 2002 ha cadenza annuale sull'anno scolastico in diverse scuole di Torino e cintura
Autofinanziato dall'associazione e fondi scolastici, sovente ha sostegno dalla Regione Piemonte nell'ambito della promozione sportiva
Questo progetto è rivolto all’intera popolazione scolastica, con attività mirate e personale specifico per i soggetti disabili e a disagio (13 disabili certificati più 48 non certificati ed altri 375 allievi) disabilità di diverso genere inserite in ambito scolastico e situazioni di "disagio" sociale, comportamentale, di apprendimento etc
si utilizzano tutte le attività dell'aera del teatro fisico e del circo educativo scelte di volta in volta a seconda delle caratteristiche dei soggetti focus del progetto
trampoli, giocoleria, acrobatica, aerea, piramidi, equilibrismi, mimo, clown, maschere, improvvisazione....
Al momento di rapportarsi agli altri, ognuno usa le tecniche della drammatizzazione e dell'espressione corporea tanto per far partecipi dei propri sentimenti e dei propri problemi, che per creare con l'interlocutore un'immediata corrente di simpatia. Il ragazzo, per quelle doti di creatività fantastica, plasticità della personalità, è portato a prendere parte all’attività motoria con grande intensità, coinvolgendosi totalmente, disposto a vivere emotivamente le situazioni al di fuori di ogni intellettualizzazione. E' molto spesso, e nella scuola soprattutto, costretto a veicolare la propria comunicazione esclusivamente attraverso le parole, che di fatto deludono un gran numero di esigenze espressive, e che sono, particolarmente per il bambino, un mezzo di espressione difficile ed estremamente limitativo.
La proposta mira a creare l’occasione per ciascuna persona coinvolta di trovare un sé espressivo e creativo nuovo che, insieme con gli altri realizza una occasione per il gruppo di aprirsi a nuove conoscenze; vuole inoltre dare l’opportunità a individui isolati e/o che assumono ruoli marginali nel gruppo di appartenenza di “interpretare” ruoli nuovi che possono aiutarlo a scoprire un sé diverso ed a mostrarsi sotto una luce nuova per meglio interagire e fare amicizia.
Riteniamo che moltiplicare le occasioni di socializzazione e di integrazione sia un aspetto educativo irrinunciabile in un contesto di gioventù e/o di "diversità", tanto dovuta alla condizione fisica, quanto sociale o psicologica, e che questa azione sia veramente fare della prevenzione e cura del disagio.
Migliorare la capacità di "presentarsi" anche dal punto di vista dell'aspetto vuol dire cercare di migliorare l'integrazione; rinvigorire e tonificare il proprio fisico vuol dire fare della prevenzione sanitaria; migliorare delle abilità coordinative, ma soprattutto rendere accessibili delle attività negate, vuol dire migliorare la condizione di disabilità …..
E la nostra scelta ricade sulle tecniche delle attività ludico-motorie e delle attività circensi, con i suoi elementi acrobatici, perché sono percepite come più piacevoli, gratificanti, spettacolari e quindi colpiscono maggiormente la fantasia dell'individuo; inoltre hanno il fascino delle abilità fuori dall’ordinario e sono più facilmente utilizzabili per migliorare abilità di "presentazione di sé" e di "comunicazione".
Le attività espressive e la comunicazione sono i punti di forza per coagulare dei gruppi, adulti o giovanili che siano, in questa società dove, parallelamente alla massificazione di tutti i momenti sociali, si assiste ad un impoverimento dei contatti umani e ad una progressiva e preoccupante incomunicabilità.
Lo scopo è quello di potenziare le capacità espressive della persona, sia che si tratti di chi sta per entrare nella tipica crisi di identità e di comunicazione dell'età puberale, sia di chi si trova forzatamente in una condizione di "diversità", sia della "persona comune" con tutto l'universo di differenze e di significati che questo termine comprende.
Gli obiettivi del progetto sono:
l'offerta a soggetti disabili di un luogo ove praticare insieme attività ludico-motorie soprattutto nel settore del teatro fisico e del teatro di strada
la partecipazione di giovani "a rischio" ad attività ludico-motorie per aiutarli nella creazione di un "progetto di sé" stimolandone nuovi interessi
Dal punto di vista operativo il progetto mira ad avviare corsi di preparazione fisica, attività ludico-motoria, teatro fisico, delle arti circensi rivolti a:
disabili sia per finalità ricreative, sia formative e di recupero
giovani soggetti a disagio
ovviamente senza escludere il contesto classe di cui fanno parte
Caratteristiche tecniche del progetto
In sostanza vorremmo offrire ad un buon numero di classi con soggetti disabili e a disagio una attività integrativa centrata sulle attività ludico-circensi da sviluppare con nostri istruttori qualificati, 1 h settimanale per tutto l’anno scolastico coinvolgendo sia la classe intera, sia i soggetti “diversi” con sedute a loro dedicate in gruppi omogenei di attività.
La programmazione delle attività seguirà ad una serie di incontri esplorativi dei nostri istruttori, con ruolo di semplici osservatori, nelle ore dedicate all’attività motoria e di ed. fisica per valutare quali tecniche sviluppare con i singoli gruppi.
Il calendario degli incontri è da definire di comune accordo tra istruttori (che hanno una ampia disponibilità di orario) e insegnanti per inserirsi nella programmazione già esistente delle attività didattiche.
Per lo sviluppo dell’attività, pur essendo ideale la palestra, è possibile adattarsi a diversi luoghi non convenzionali come corridoi, cortile, aula ……
Tutto il progetto è oggetto di uno studio sulla crescita formativa e sull’integrazione scolastica dei diversamente abili da parte di docenti e studenti della Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie (SUISM) sfociate in relazioni scientifiche presentate in occasione di un importante convegno internazionale (SIMPOSIO ISAPA, una breve presentazione si può trovare sul sito www.icsspe.org/index.php) ed è stato occasione di una nuova presentazione all’ultimo convegno internazionale E.U.C.A.P.A. che si è tenuto a Torino nell’autunno 2008 (http://www.ifapa.biz/?q=node/174 ), nonché al congresso SISMES (http://www.sismes.org) ottobre 2010
CircUsAbility
Sport e circo per la diversa abilità
a partire dal 2009
il progetto ha sviluppo annuale, ma con carattere di continuità
si sviluppa presso la sede di TeatrAzionE e le sedi delle associazioni aderenti
autofinanziato con talvolta il sostegno della Fondazione CRT
Tutto il progetto è oggetto di uno studio sulla crescita formativa e sull’integrazione scolastica dei diversamente abili da parte di docenti e studenti della Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie (SUISM) sfociate in relazioni scientifiche presentate in occasione di un importante convegno internazionale (SIMPOSIO ISAPA, una breve presentazione si può trovare sul sito www.icsspe.org/index.php) ed è stato occasione di una nuova presentazione all’ultimo convegno internazionale E.U.C.A.P.A. che si è tenuto a Torino nell’autunno 2008 (http://www.ifapa.biz/?q=node/174 ), nonché al congresso SISMES (http://www.sismes.org) ottobre 2010
IL LABORATORIO
metodologia
La medicina riconosce senza ombra di dubbio che l'attività fisica svolge un ruolo importante nel garantire una buona salute.
Tuttavia spesso si ha poco tempo da dedicare a se stessi e ciò impedisce di organizzare un programma "stabile" di attività fisica. Partendo da questo presupposto e con l’intento di aiutare il soggetto disabile a sviluppare al meglio le sue capacità, scoprirne di nuove e incrementarle, offriamo:
Un’ attività formativa ludico motoria nel campo delle attività sportive (arrampicata, danza sportiva, arti marziali) ed espressive (attività motoria di base, giochi motori, arti circensi, tecniche teatrali, etc) mirato ai soggetti “a disagio” e ai portatori di handicap per un recupero fisico-motorio e una maggiore integrazione .
un’ attività di formazione-aggiornamento per gli educatori che lo desiderano sui temi delle connessioni tra attività fisica, comunicazione non verbale, socializzazione, immagine di sé.
In particolare le arti circensi che utilizziamo comprendono:
la giocoleria: l’arte di manipolazione e, letteralmente, del gioco con oggetti vari con i quali compiere esercizi di destrezza, abilità, velocità, coordinazione, equilibrio e precisione con le varie parti del corpo. La giocoleria comporta una serie di sfide continue, da quella più immediata contro la forza di gravità a quella della ricerca di un ritmo nel lancio, favorendo un fondamentale esercizio delle capacità coordinative, sviluppa la concentrazione e un più armonioso rapporto tra i due emisferi del cervello;
l’acrobatica, che mette inevitabilmente in contatto con il proprio corpo, spinge a mettersi alla prova con movimenti nuovi e a superare alcune paure (per es. stare a testa in giù…). Inoltre, l’acrobatica in gruppo favorisce la creazione di rapporti di amicizia e di reciproca fiducia: la fiducia in se stessi e nelle proprie potenzialità fisiche cresce di pari passo con la fiducia nei propri compagni di giochi che ti sostengono e ti permettono di eseguire un determinato esercizio;
Le Prese acrobatiche, l’ Acrobalance e le Piramidi. Nella presa acrobatica è la scoperta di precisi punti di equilibrio e di appoggio a rivelarsi fondamentale per la riuscita del lavoro più che non solamente la potenza muscolare. Trattandosi di un lavoro che prevede almeno il coinvolgimento di due persone, è possibile sviluppare una dinamica di sicurezza e di fiducia reciproca, che porterà al raggiungimento di un risultato più grande;
l’equilibrismo: disciplina di grande stimolo e fascino sempre alla ricerca dell’armonia tra mente corpo e attrezzo impiegato. Attraverso l’utilizzo di vari attrezzi stimola ovviamente l’equilibrio, ma anche l’ascolto e il controllo del proprio corpo. Attraverso la consapevolezza che il controllo di sé, diventa anche il controllo dell’attrezzo, si lavora utilizzando la sfera di equilibrio, il rolla bolla, il filo teso, la corda molle e si utilizzano diversi punti del corpo per tenere oggetti di diverse dimensioni in equilibrio;
l’acrobatica aerea, che permette di vivere l'inebriante sensazione di librarsi in volo, di staccarsi da terra e volteggiare a mezz'aria, liberi dal peso del proprio corpo e dei suoi limiti. Con l'aiuto di imbraghi e attrezzi aerei, il disabile entra in una dimensione in cui (quasi) ogni movimento è possibile e quindi gli permette di entrare in contatto con il proprio corpo in maniera nuova e sorprendente. Questa disciplina permette inoltre di sperimentare un “mondo a testa in giù” o “a gambe all’aria”, dove è possibile cambiare punto di vista e il modo di percepire le cose;
la Clowneria e l’arte di strada, come le tecniche di improvvisazione, hanno come obiettivo lo sviluppo di un metodo per sapere reagire e per risolvere ogni situazione, assumendo la consapevolezza che la soluzione sta dentro di noi. Attraverso queste tecniche teatrali si raggiunge un superamento dell’inibizione e si prova piacere a ritrovarsi in un ruolo diverso da se stessi.
In più le tecniche didattiche adottate dai docenti sono rivolte anche ad una spinta aggregativa e di socializzazione tra i partecipanti allo stage, e l'effetto di "aggregazione sociale" ne risulta amplificato.
Caratteristiche tecniche del progetto
Il laboratorio, da svolgersi in orario da concordare, prevede 6 incontri per classe, con cadenza settimanale, di 2 ore ciascuno per un totale di 12 ore complessive; si svolgerà in una palestra interna alla scuola che provvederemo per il periodo di dotare di alcuni attrezzi circensi. Sarà inoltre necessaria almeno una presa di corrente all'interno del locale e un lettore CD e cassetta.
L’attività si concluderà con una “lezione aperta” sul tema sviluppato da rappresentare alle altre classi e/o genitori, ovvero in altro contesto da concordare
L’Ass. Giocolieri e Dintorni, in collaborazione con il Corso di Laurea in Scienze Motorie, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, e in partenariato con la Fondazione Patrizio Paoletti, presenta il “3° Corso Universitario per lo Studio delle Attività Motorie applicate alle Arti Circensi”
(30 settembre 2013 - 28 giugno 2014)
diario di bordo a cura di Stefano Guarino Grimaldi