Ho cominciato per gioco alle convention nel 2005 e dopo 2 anni trascorsi allenandomi costantemente facendo piccoli spettacoli in giro, ho deciso di iscrivermi ad una scuola professionale e la scelta per tante ragioni e venendo da Como, è caduta sulla Flic. Venendo da studi di perito informatico e senza nessuna esperienza scenica , alla Flic ho cominciato da zero e ho acquisito le basi di danza, espressione corporea, teatro fisico, acrobatica. Ho 23 anni e tra i tanti progetti per il futuro c’è anche quello di cercare o creare una compagnia di circo contemporaneo con la quale lavorare.
Lavoro sul teatro fisico unito alla giocoleria per mettere la tecnica al servizio dell’espressività del personaggio, un lavoro molto difficile. Lavoro anche in un duo di passing, ma il pezzo che ho presento è il risultato di uno studio personale condotto alla Flic sulla manipolazione delle palline, sul contact con più oggetti e di ricerca sugli stop. Cerco un’intimità con l’attrezzo, e mi piace pensare che sia esso e l'interazione con il corpo a comunicare emozioni e storie, tramite cambi di ritmo, variazione delle linee corporee e movimento nello spazio. La base tecnica va acquistata con il corpo neutro ,per poi lavorare sulla fisicità del personaggio e variare la tecnica a suo favore.
Lavoro senza specchio e senza video, cercando di andare avanti a sensazioni, perché lo specchio a volte inganna, è meglio sentire con il corpo.Molto importante comunque sperimentare il work in progress davanti al pubblico. Mi piace anche ricercare nella direzione di come recuperare gli errori, perché il giocoliere non scappa agli errori, è destinato a sbagliare, e un giocoliere deve riuscire a far diventare interessante anche un errore, a non farlo pesare sul pubblico e su se stesso, a trasformarlo in parte del numero, magari in un momento divertente.