Un programma di azione sociale
del Cirque du Soleil
Nei primi anni ’80, quello che sarebbe diventato il Cirque du Soleil era uno sparuto gruppo di giovani artisti il cui solo palcoscenico era la strada. Fiduciosi nella loro capacità di meravigliare usando immaginazione e coraggio, questi giovani artisti mettevano a nudo il loro spirito nelle piazze pubbliche. Giovani che credevano in se stessi e che hanno perseverato. Una delle ragioni in assoluto per le quali il Cirque du Soleil oggi esiste è che un giorno un gruppo di persone più anziane decise di credere in un gruppo di ragazzi più giovani, senza lasciarsi influenzare dalla loro immagine o dal fatto che provenissero dalla strada. I fondatori del CdS non hanno dimenticato le loro origini e ora sono lieti di condividere la sfida e la magia delle arti circensi con giovani che vivono in situazioni difficili, e soprattutto con quelli che vivono per strada.
Per più di un decennio il CdS ha prestato il suo supporto a varie organizzazioni sociali in Canada e altrove, principalmente con spettacoli di beneficenza durante le sue tournè. Ma da alcuni anni il CdS ha cercato modi di canalizzare in modo fattivo le sue energie verso un gruppo di persone con i quali si identifica e che conservano un posto speciale nel suo cuore: i giovani a rischio nelle grandi metropoli.
Cirque du Monde è oggi uno degli otto programmi di azione sociale che il CdS ha dedicato alla causa dei giovani in difficoltà, per agire in modo tangibile e responsabile all’interno della comunità, da artista e da cittadino. In termini concreti il programma organizza workshop di arti circensi insieme alle organizzazioni sociali che lavorano con giovani a rischio nel mondo.
L’idea del Cirque du Monde cominciò a prendere forma nel 1993, quando CdS e Jeunesse du Monde, una grande organizzazione canadese che lavora con i giovani a livello nazionale ed internazionale, riconobbero il potenziale di un programma di intervento che usasse le arti circensi come metodo alternativo di insegnamento per giovani a rischio. Nel 1994, con il supporto finanziario del ministero di Health e Welfare canadese, cominciarono i preparativi per workshop di arti circensi in Brasile, Cile e Canada, in collaborazione con organizzazioni comunitarie la cui missione fosse quella di lavorare con giovani a rischio. Nel 1995 i primi workshop presero il via a Rio de Janeiro, Recife, Santiago, Montreal, Quebec City e Vancouver. Nel 1996 un documentario sul progetto, intitolato “Quando il Circo arrivò in Città” venne prodotto e diretto da Adobe Foundation. Nel 1997, la Oxfam-Quebec, un’organizzazione impegnata nella cooperazione internazionale, divenne partner del Cirque du Monde, offrendosi di inserire dieci volontari all’anno nel settore. Programmi furono fatti partire a Las Vegas e nel distretto San-Michel di Montreal, area dove si trova anche la sede centrale del CdS. Mexico City, e Belo Horizonte in Brasile, vennero aggiunti all’agenda nel 1998. L’anno successivo Cirque du Monde crebbe in modo sostanziale: giovani da Dakar (Senegal), Abidjan (Costa d’Avorio), Douala (Cameron), Durban (Sud Africa), erth e Melbourne (Australia), Singapore, Ulaanbaatar (Mongolia) e dagli aborigeni della Atikamekw Nation (Quebec) presero parte al programma dei workshop. Nel 2002, giovani da più 33 comunità di cinque continenti sono stati raggiunti attraverso Cirque du Monde.
Per supportare lo sviluppo di Cirque du Monde e permettergli di operare con continuità è stato varato fin dal 2001 un programma di formazione per istruttori di arti circensi basato su un approccio pedagogico che unisce espressone artistica e intervento sociale. Il programma attira artisti che desiderano usare il loro talento da un punto di vista sociale e operatori sociali che desiderano integrare le arti circensi nelle loro iniziative con i giovani. Questo programma di formazione supporta e sviluppa l’approccio pedagogico, fornisce agli istruttori la possibilità di sviluppare le abilità necessarie al loro lavoro, incoraggia la condivisione e la creazione di un network tra gli istruttori e le organizzazioni coinvolte nell’avventura del circo sociale.
Parte dell’originalità di Cirque du Monde giace nella sua forma innovativa di partnership: nessuno è escluso. Il progetto fornisce una meravigliosa opportunità per la cooperazione, il dialogo e l’azione a beneficio dei giovani, dal momento che rappresentati di quasi ogni settore della società sono coinvolti: ONG impegnate nella cooperazione internazionale, organizzazioni comunitarie, università, così come i settori pubblici e privati. Altri partner, comprendono istituti bancari, agenzie per lo sviluppo internazionale, dipartimenti governativi, consolati, ambasciate e comuni che supportano Cirque du Monde in vario modo, mentre istituti universitari di ricerca si sono uniti al progetto con il proposito di concentrarsi sull’impatto che Cirque du Monde ha sui giovani, le organizzazioni coinvolte e il milieu sociale. Al cuore del Cirque du Monde, circa 40 partner radicati nelle comunità che lavorano con giovani a rischio hanno il compito di far funzionare i workshop di arti circensi e di portare una nota positiva nel quotidiano di centinaia di giovani emarginati nel mondo.
Cirque du Monde non vuole essere una panacea per i disagi sociali, né un semplice diversivo per distogliere le menti dei giovani a rischio dalla loro situazione reale, ma solo un mezzo per agevolare il loro pieno sviluppo e consolidare i legami con la comunità. Si vuole fornire ai giovani partecipanti, siano a Montreal, Rio o in altri posti, un trampolino verso un nuovo stadio della loro vita. Questo può significare riconciliazione con la famiglia, ammissione ad un programma di disintossicazione, o anche un crescente interesse verso un’occupazione o professione. La formazione di professionisti non sia uno degli obiettivi educativi del programma di Cirque du Monde eppure alcuni dei giovani partecipanti al programma manifestano il desiderio di guadagnarsi la propria vita in campo circense, diventare artisti di strada, formare una propria compagnia, o continuare la formazione presso scuole professionali di arti circensi. Ma il programma è soprattutto un’opportunità per un’esperienza personale positiva che funzioni da catalizzatore in termini di autostima e identità culturale. La arti circensi richiedono solidarietà e confronto su risorse e talenti individuali, aiutando i giovani a sviluppare il senso di appartenenza ad un gruppo. Proprio perché richiedono libertà e creatività, e al tempo stesso perseveranza e disciplina, le arti circensi danno ai giovani a rischio la possibilità di sbocciare, di esprimere se stessi e di usare il loro status sociale come la base per creare nuovi legami in una società che li ha spesso rigettati.
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