La EJC è stata quest’anno curata da Pyramidale, un’associazione fondata nel 1998 da un gruppo di acrobati, artisti, giocolieri, con il compito speciifico di organizzare questa convention. Undici persone, uomini e donne, che potevano contare su un’esperienza decennale nell’organizzazione di spettacoli. A Karlshrue dal ’90 viene infatti organizzata ogni anno una convention di giocolieri, a cui partecipano 500 giocolieri, e dal ‘95 una convention di acrobati, a cui partecipano 300 persone. Studenti, esperti in telecomunicazione, commercialisti, politici, ingegneri, con una passione in comune: la giocoleria e l’atmosfera delle convention. Un impegno notevole che ha richiesto due anni di lavoro, con una media di 1600 ore di lavoro pro-capite, e che ha messo in piedi una macchina organizzativa disponibile per assistenza e informazioni 24 ore al giorno per tutta la durata della convention! A ciascuno dei partecipanti veniva addirittura consegnata una comoda guida alla convention, formato tascabile, contenente informazioni ed orari di tutti gli eventi in programma, con tanto di diario su cui appuntarsi i propri appuntamenti preferiti. Disponibile in tre lingue!!
Parata, Opening Show, Giochi olimpici, Open Stage tutti i giorni (anche due al giorno in contemporanea!), villaggio medioevale per gli spettacoli con il fuoco, Big Top (più Small Top!), Gran Galà con i fiocchi, workshop a iosa, ufficio stampa, internet point, museo sulla giocoleria, campeggio attrezzato lontano dal frastuono della festa, palasport con buona musica non-stop e con spazio per tutti (e servizi per tutti!), una palestra attrezzata con trapezio, filo teso ed altre strutture aeree, un parco con lungofiume e laghetto allegati, birra a prezzi calmierati, traders da farvi venire l’imbarazzo della scelta, e quant’altro, il tutto servito con la tradizionale puntualità ed efficienza tedesca.
L'appuntamento dell'anno prossimo è a Rotterdam, dove un altro team è già al lavoro per preparare la EJC del 2001. Maggiori informazioni sul prossimo numero. Per ora consultate il loro sito internet: come.to/ejc2001
WORKSHOP
Come è stata la convention? Date un’occhiata alla lista dei workshop che si sono tenuti!
trucco, giocoleria & aerobica, acrobatica in due, trapezio, capoeira, swinging con bastone, passing con palline per gruppi numerosi, juggling in diverse lingue, trick con la fune, rollerblade, juggling con i tubi, passing con 4 persone in movimento, massaggi, cigar boxes, diabolo, devil sticks, contact, montare su suicycle (monocicli alti), spinning, verticali, palloncini, presenza scenica, arrampicata, giri e pirouette con il monociclo, boomeramgs, danza sul filo teso, yoga, swinging con catene, backcross con palline, double dutch con la corda, 375 paklline in coppia, schemi di stealing e take-out, schiaffi in faccia-come combattono i clown, equilibrismo con le clave, manipolazione dei cerchi, passing destro-sinistro, massaggio con 2 palle, incidenti e prevenzione nel juggling, fachiro, giocolare nudi, fare i dreadlock, analisi biomeccanica del juggling, salsa, fun frisbee, mill's mess a 4 palle, 3 diabolo, danza meditativa, propeller con il devil, frusta, armonica, bruno's nightmare, fischiare come gli uccelli, djembè, e altri ancora, oltre a quello a numero chiuso con Albert Lucas
APPUNTI DI VIAGGIO
OPEN STAGE: Tra i tantissimi act, tutti notevoli, ricordiamo Osama, che con il suo diabolo ha ricevuto una standing ovation, così come hanno seminato il delirio tra il pubblico i DJJJJF (Jochen, Jochen, Florian, Jorg), con il loro numero di passing a quattro, ricco all’inverosimile di rubati in tutte le salse. Una pacca sulle spalle a Claudio e a Stefano che hanno partecipato agli open stage.
SHOWS A TEMA: La ormai tradizionale serata latino-americana, organizzata da 30 sctenatissimi matti che erano venuti dal Sud America, con tanti numeri, musica e allegria. Lo spettacolo dei Full House, con il tendone che era diventato troppo piccolo per ospitare tutto il pubblico accorso a vederli.
FIRE SHOW: Più di cento giocolieri, nel prato, di notte hanno eseguito una suggestiva coreografia, con un numero corale di swinging infuocato. Da trattenere il respiro.
IN PALESTRA: interruzione degli allenamenti e cerchi spontanei intorno a Emmanuele, quando ha cominciato ad allenarsi con il contact e a Stefan Sing, quando a cominciato a scatenarsi con le sue varianti delle tre palline
FUTURE PROMESSE: Tony Frebourg, 18 anni, ha cominciato 4 anni fa imparando su libri e video. Con 5 anni di karate, 2 di tae kwo do, acrobata e prestigiatore, appassionato di diabolo acrobatico, ha tanta di quell’adrenalina che va sempre a mille, anche sul monociclo. Totò, adolescente prodigio cileno, che ha cominciato a giocolare solo due anni fa, ma che fa già sette clave e sette palline, ed ha vinto la gara di combat e ex-equo la gara di resistenza con le cinque clave!! Nessuna meraviglia se Mr.Babache si è subito offerto di sponsorizzarlo. Alessandro Campagna, quadrigenito della nota Famiglia Group, che è nato sotto la buona stella durante la convention, il 10 agosto!
INNOVAZIONI: Hands up, gruppo composto da Tanja, Frank, Pailfried e Matthias, dopo 6 mesi di lavoro, e prendendo lo spunto da una rivista di giochi per ragazzi, hanno ideato il Pipe Juggling, un nuovo concept per la giocoleria. Con mezzi economici, palle da boccia in plastica e tubi flessibili in plastica, e concepito per introdurre i bambini alla giocoleria, il Pipe Juggling ha visto non pochi "adulti" partecipare al workshop, tra i più seguiti. Applauditissima anche la loro esibizione all'open stage dove hanno presentato numeri in solitario e passing a due e tre persone.
NO COMPROMISE: Rumpelstiltskin, australiano, ha imparato a giocolare a 17 anni, in una casa di hippies in una piccola città australiana, leggendo un articolo di una donna su un giornale. I primi attrezzi furono appunto tre verdure prese nel giardino della casa. “Ho “debuttato” a 21 anni, e questo è sempre stato il mio unico lavoro. Mi rifaccio all'archetipo e alle gesta del buffone. Ma ancora oggi non posso dire di avere uno spettacolo vero e proprio così vado sul palco e cerco il contatto con il pubblico, e siccome le mie performance durano così tanto, praticamente l'esibizione finisce col mischiarsi all'allenamento. In Australia ho fatto degli act che duravano 16 ore no stop! Qui a Karlshrue, dopo aver presentato l'open stage sono rimasto sul palco 8 ore e mezza e ho terminato la mia performance alle nove di mattina. Mi sono addormentato sul palco con questi bambini che mi urlavano nelle orecchie! Mi facevano impazzire perchè continuavano a giocare con i miei attrezzi e non mi facevano dormire!”
PASTA PARTY: contributo italiano al clima di festa e allegria, con l’organizzazione che ha “fatto la spesa” e un gruppo di instancabili cuochi nostrani, che con mezzi di fortuna hanno “calato due volte la pasta”. Dieci chili di spaghetti che hanno deliziato il palato dei primi 150 accorsi. Gli italiani? Anche quest’anno eravamo centinaia (sentivi parlare italiano dappertutto!). Pochi gli “anziani”, e tantissimi invece alla loro prima EJC. Ricambi generazionali?
CRAP THINGS: Niente musica alla parata; elicotteri Big-Brother-is-watching-you che volteggiavano sul parco; il pass orribile; troppo fast food; piccoli nei di una convention meravigliosa.
NUOVE DIAVOLERIE
Henry's - Swinging Light Stick. Ricaricabile per mezzo di una cartuccia contenente due liquidi all'interno che diventano luminose quando vegono a contatto tra di loro e rimangono luminose da dieci a dodici ore. Colori disponibili, blu, giallo, verde, red e rosa, prezzo contenuto. Albatros, Circus e Pirouette sono ora disponibili anche nella versione light con i led luminosi. Generalmente di colore rosso, con decorazione disponibile su ordinazione.
PassPass - Il Modular Juggling System, presentato in anteprima a Norimberga a febbraio di quest'anno, e da allora in molte convention nazionali, permette con un sistema innovativo di assemblare manico e body degli attrezzi a piacimento e di variarne la lunghezza. In attesa di maggiori informazioni che ne illustrino le caratteristiche, chi vuole saperne di più può rivolgersi a Jasper.
Beard - La novità per quest'anno è di carattere distributivo. Beard esporta l'85% della sua produzione e si sta organizzando per aprire un magazzino in Europa per rendere più veloce, economica ed efficiente la distribuzione dei loro articoli. I nuovi attrezzi verranno presentati nel 2001
Mr. Babache. - Molto richieste le Peach gialle, arancio e rosa, che si possono usare con UV. Tutte esaurite le nuove rimbalzine bianche da 69 e 75 mm. e quelle HS, più compatte, con più silicone e con un rimbalzo quasi del 95%. Tra le novità anche cappelli a cilindro o a bombetta. Shaker's cup d'importazione in 11 colori. Grande domanda per la Pack Line. In prima fila i ballpack, i diabolopack e la protezione per le torce. Per le clown shoes d'importazione, molto apprezzate ma dal prezzo ancora alto, Mr. Babache sta pensando a soluzioni più economiche
Aero-tech. Dall'anno scorso hanno continuato a lavorare sugli attrezzi programmabili e la nuova serie si chiama ora P2 (anche perchè usa i Passe Passe body). Hanno inoltre sviluppato un devil stick luminoso e programmabile. Tutti gli attrezzi adesso hanno due colori e usano tubi in policarbonato, molto resistente, mentre i microchip usati sono i più evoluti sul mercato. L'interfaccia con il computer per una personalizzazione della programmazione richiederà ancora un anno/18 mesi di lavoro. Reperibili attraverso Agile.
A CASA DI HENRY’S
A Karlshrue Henry's ha la sua "fabbria dei sogni", e quale migliore benvenuto che dare la possibilità ai giocolieri di visitarne gli ambienti? Così giovedì mattina tre gruppi di 40 persone, "jugglers only", hanno goduto di questo privilegio. Vedere nascere dal vivo un attrezzo, partendo dai componenti, ce le fa guardare poi con molto più interesse. Che effetto vi fa prendere in mano una Pirouette, guardare le decorazioni, e sapere che le ha applicate a mano (dai 2,5 ai 5 metri per clava) il nostro caro Domenico, calabrese di origine, ex-pizzaiolo, da due anni al lavoro da Henry's? Oppure osservare un diabolo e scoprire che la scritta Henry's sulle coppe non è lì per caso? Oppure ancora constatare che, decorate o meno, tutte le Pirouette pesano sempre 218 grammi? Tutte le fasi della lavorazione, anche quelle meccanizzate e computerizzate, hanno sempre due occhi e due mani che le controllano. Una lunga serie di passaggi dove niente viene lasciato al caso. E dove non è possibile assicurare la perfezione, Henry's garantisce gli acquirenti. Come con i tondelli per le clave, che nonostante vengano pesati elettronicamente, selezionati per differenze di un grammo, testati meccanicamente, il che significa scartarne già un 30%, essendo di legno potrebbero nascondere all'interno delle debolezze strutturali. In caso di rottura Henry's garantisce la sostituzione gratuita del tondello. Una passione per il proprio lavoro che molti giocolieri hanno conosciuto ed apprezzato anche alle convention, dove al loro stand c'è sempre qualcuno al lavoro per riparare e spesso sostituire le clave, gratuitamente.
GRAN GALA’
Cast quasi tutto Made in Germany (ricordiamoci che gli artisti accettano di esibirsi a costo zero) ed una presenza al femminile davvero esigua, per un gran galà presentato con buon ritmo da Detlev Winterberg. Si comincia con una scenografia da vero teatro: il ponte del Titanic. Il duo Catch-up (Thorsten Barucha e Philip Prochnow), vestiti da marinaio e da ufficiale, hanno inscenato un numero di passing in crescendo che è terminato con un passing a 9 clave. Seguiva Axel Schiel, spavaldo dandy con due e tre diabolo, e con un numero con i diabolo luminosi che disegnavano sullo sfondo nero delle traiettorie bellissime (come quelle disegnate dalla trottola...). Jonglobat (Hella Stichlmeier e Klaus Bartels) ci hanno incantato per la loro semplicità e per la eleganza della loro performance: acrobatica e passing in verticale con le clave. Hannes Kannes (Hannes Moltkentin) di eccezionale bravura tecnica (devil stick più routine da 3 a 5 a7 palle) è risultato invece un pò freddo ed è piaciuto un pò meno. A lui ha fatto seguito Manù Laude, che molti di noi hanno visto lavorare con il Gandini Project, e che sta costruendo una sua propria personalità artistica di grande rilievo. Il suo numero con le quattro clave univa momenti di grande vigore a passaggi di grazia e poesia. Concludeva la prima parte della serata Akita (Romy Seibt) con un numero di acrobatica alla fune verticale, a tempo di musica e con effetti speciali. Molto suggestiva. La seconda parte si apriva con Markus Hienz, simpatico giocoliere che ha presentato un numero con 5 piatti cinesi che teneva progressivamente in movimento tra un pezzo e l'altro suonato allo xilofono. Duet Komplett (Thomas Schaeffert e Simon Flamm) riproponevano un numero di acrobatica e passing, questa volta più vicini alla tradizione circense, e con dei personaggi comici. Carsten Klaus si presentava in scena con un macchinario stranissimo, un dispenser di diabolo con timer incorporato, con Klaus che effettuava con ciascun diabolo alcuni tricks, prima di liberarsene all'ultimo momento per ricevere quello successivo che la macchina gli catapultava addosso. Una divertente parentesi di pantomima a cura del Duo Diagonal (Deana Kozsey e Holger Ehrich) preparava il pubblico al gran finale. Apriva la sequenza il duo Scacciapensieri (Cornelia Clivio e Lorenz Matter) i due famosi acrobati svizzeri che con le loro figure hanno scatenato gli applausi di tutta la sala. Seguiva Dominik Selugga, e la sua insolita performance con un pianoforte scomponibile e i suoi tricks a 3 e 5 palle. Concludeva la serata Albert Lucas con il suo spettacolo "classico" e dalla tecnica impeccabile di palle, clave, racchette, fresbee e anelli.