Cirque et Hip Hop au service de l'inclusion
Parigi 22/24 marzo 2012
reportage a cura di Maria Teresa Cesaroni
Si è tenuto a Parigi dal 22 al 24 marzo il seminario europeo “Cirque et Hip Hop au service de l'inclusion”, ospiti le delegazioni di molte scuole ed associazioni europee ed extra europee (Cirque du Soleil dal Canada e una delegazione dalla Guadalupa ) ed alcuni esponenti di Caravan Circus, direttrice,organizzatrice e perfetta padrona di casa la scuola Le Plus Petit Cirque du Monde.
Il seminario, che rivolge quest'anno la sua attenzione specifica all'inclusione dei linguaggi emergenti, dei territori di periferia e della diversità culturale in genere, nasce sulla scia del consueto incontro annuale ,ormai arrivato alla sua terza edizione sul tema del connubio tra del circo e 'Hip Hop, diventato ora un progetto europeo che vedrà a partire dal prossimo autunno, protagonisti i ragazzi di alcune scuole di circo europee e ragazzi provenienti da un progetto guadalupense, fare molteplici incontri itineranti a suon di musica Hip Hop e mescolare circo alla danza alle nuove forme d'espressione spontanea in nome dell'integrazione e dell'esplorazione artistica.
Giocolieri e Dintorni rappresenta l'Italia con una delegazione che stà volta l'abbraccia tutta e tiene alta la bandiera, con Andrea Martina ,Associazione Sportica, da Torino, io Maria Teresa Cesaroni del Circo Corsaro da Napoli e il nostro presidente del quartier generale di Civitavecchia.
Il programma è quanto mai denso e fin dall'arrivo veniamo accolti dal direttore della scuola parigina che ci parla del programma e scherzando la chiama una vera maratona, e così sarà...
Poche ore dopo l'arrivo, appena sistemati in un albergo non distante da Bagneaux e dalla sede centrale della scuola ci viene offerto lo spettacolo di Cirque Eloise presente in città in quei giorni e che snoda la sua poetica proprio intrecciando i linguaggi del circo e dell'Hip Hop, poi subito a letto, la giornata seguente si preannuncia davvero densa....
Siamo al Téatre Firmin Gémier (centro nationale delle arti del circo)detto la Piscine in quanto alla sua origine negli anni '30 nasceva come piscina all'interno di un progetto di rivalutazione territoriale, ed è ancora possibile in parte vederne la struttura originale.
Dopo l'apertura dei lavori sul palco si alternano esponenti delle realtà che si occupano di culure emergenti e periferie in rapporto all'arte e all'inclusione come il direttore delle del teatro che ci ospita, ed esponenti delle federazioni che si occupano di Parkour e di Slack line fino ad arrivare ad ascoltare i due coreografi presenti e che terranno i due workshop pratici all'interno del seminario, sono Eric Mezino della compagnia E.co che si occupa principalmente dell'incontro di circo e dell' hip hop e Jean-Claude Bardu dalla Guadalupa, della compagnia Cie Mod'est , che ci parla del suo percorso come danzatore e coreografo che coniuga la tradizione guadalupense e della danza africana ai nuovi linguaggi.Il pomeriggio seguono divisioni in gruppi di lavoro in cui si presentano alcune associazioni e scuole di circo che fanno un lavoro specifico di inclusione come l'Ateneu Popular Nou Barris con la sua particolare storia a metà tra l'impegno politico e quello artistico-sociale e pedagogico e alcune interessanti realtà francesi come l'AIDU (Accompanying emerging artists) una realtà che intende sostenere il percorso artistico di giovani emergenti ed accompagnarli a 360° nel loro cammino di formazione artistica fino al loro “lancio”nel mondo dello spettacolo.
Tempo di spostarsi alla sede di Bagneaux e si tiene il Workshop Open Dance tenuto dal coreografo Jean-Claude Bardu , la lezione è aperta a tutti, danzatori e non e anche l'allegra squadra italiana si ancia nelle danze capitanata da Andrea Martina il nostro danzatore e riuscendo a trascinare anche il nostro presidente!
Il venerdì siamo all'università Paris Sud e la giornata si snoda con altre interessanti presentazioni ormai note a chi è “avvezzo” degli scambi europei come dei progetti Caravan e delle azioni per la cittadinanza attiva “Citizenship Action” del Cirque du Soleil e gruppi di lavoro con approfondimenti specifici che finalmente entrano nello specifico in merito al problema,le possibilità sono molte, ognuno sceglie la sua linea,io scelgo di seguire i gruppi che approfondiscono praticamente le strategie per l'integrazione e lo scambio con le periferie. Si affrontano i rischi probabili di generalizzazione e “etnocentrismo” a cui si potrebbe andare incontro, dell'ibradazione della pratica del circo sociale con le discipline emergenti e quali possono essere le ricchezze che ne derivano, mi soffermo a prendere appunti quando si affrontano nello specifico le modalità d'ascolto delle periferie che posso essere applicate in base al proprio territorio di provenienza o d'azione.
La giornata è poi densa di conoscenze, scambi informali e picnic all'aperto, fino ad un altro spettacolo serale.
Il sabato è il gran giorno: la sera ci sarà “The 20-Steps Ball” il ballo per la celebrazione dei 20 anni dalla fondazione della scuola Le Plus Petit Cirque du Monde, unico accorgimento richiesto è indossare un cappello.... La giornata è attraversata da riunioni degli esponenti di Caravan Circus e il masterclass per danzatori tenuto dal coreografo Eric Mezino, l'Italia scende in pista con il nostro Andrea Martina... E' sera e ci si dirige al salone delle feste di Bagneaux dove c'attende la cena e il ballo denso di spettacoli, sorprese e l'immancabile torna con le candeline a forma di Chapitò! Bè quale miglior modo di salutare Parigi e il seminario e tutti i compagni di viaggio che lanciarsi nel ballo e nella festa lasciandosi andare all'allegria scambiandoci indirizzi e ultime impressioni, mischiando lingue e dandosi appuntamenti ai prossimi incontri.
Appena fuori dall'incontro la prima conclusione che salta alla mente è di certo che negli ultimi anni il panorama di scambio e discussione sul piccolo circo e sul circo sociale sono davvero cambiati, se mentre fino a qualche anno fa si parlava di circo sociale in generale e sembrava già di parlare di un approfondimento specifico, adesso la discussione si è così tanto allargata e approfondita che ogni sua applicazione o aspetto offre enormi spunti di riflessione e scambio, importantissimo per me in questi anni è stata la possibilità di venire a contatto con le varie realtà europee dando delle basi alla mia formazione per rendermi conto di quanta attenzione ed impegno si dedichi a questo grande panorama sempre più in crescita, per potermi così ispirare al percorso già fatto da altri e da altre realtà molto solide e paragonarlo in qualche modo ad un possibile percorso da tracciare anche in Italia.
Bene, anche questo incontro si è concluso e rimanendo a disposizione di tutti coloro che desiderassero uno scambio più approfondito o del materiale sul lavoro svolto, colgo l'occasione per ricordare a tutti che nella nostra formazione nazionale proposta da Giocolieri e Dintorni è presente anche un workshop inerente alla mescolanza della pratica del circo e dell' Hip Hop.
Mt.