Università degli studi di Tor Vergata, Facoltà di Medicina e Chirurgia, corso universitario in Scienze Motorie
Autore: Dott.ssa Claudia Giordano
clowninmovimento@yahoo.it
Relatore: Prof. Stefano D'Ottavio
Correlatore: Dott. Gioacchino Paci
Anno accademico: 2009/2010
L'elaborato presenta al lettore il clown come strumento pedagogico di espressività per lo sviluppo delle attitudini psicofisiche del bambino e del ragazzo. Una proposta su come impostare un itinerario didattico che affianchi ed integri i "normali" programmi scolastici, a partire dalla scuola materna.
L'intento del presente lavoro è tracciare un percorso didattico che si possa affiancare al normale corso di studi dei bambini e dei ragazzi previsto nella scuola, in un sistema che non privilegi esclusivamente l'aspetto cognitivo, ma che stimoli negli allievi anche lo sviluppo personale, relazionale/sociale e motorio.
Una proposta che tende a smentire l'opinione secondo cui la crescita dipende essenzialmente dalle conoscenze intellettuali di tipo teorico, a discapito dell'approccio esperienziale. Quando si parla di crescita ci si dovrebbe, infatti, riferire ad un concetto molto più ampio che coinvolge lo studente/persona nella sua totalità.
Lo strumento scelto nella presente trattazione per sviluppare questo percorso è il clown. Dopo un breve sguardo, nel primo capitolo, alle
condizioni che hanno permesso al clown di nascere e svilupparsi nel mondo del circo e non solo, ci soffermeremo - nel secondo e terzo capitolo - sul suo valore pedagogico quale strumento di sviluppo psico-fisico, per poi vedere, nell'ultimo capitolo, come il clown può entrare in una scuola con un progetto didattico dagli obiettivi ambiziosi miranti ad una crescita quanto più completa possibile.