Università degli studi di Tor Vergata, Facoltà di Medicina e Chirurgia, corso universitario in Scienze Motorie
Autore: Alida Rubini
alida.r@libero.it
Relatore: Prof. Stefano D'Ottavio
Correlatore: Dott. Gioacchino Paci
Anno accademico: 2011/2012
Il presente testo ha lo scopo di schematizzare quelle che dovrebbero essere le competenze degli operatori di circo sociale. L’operatore di circo sociale è una figura che sta diffondendosi sempre di più visto il crescente interesse ed utilizzo del circo sociale, ovvero il circo come strumento educativo e di integrazione sociale. La definizione delle competenze, e quindi della figura stessa dell’operatore di circo sociale è ancora in via di definizione soprattutto in Europa. L’analisi delle competenze è stata sviluppata partendo dai risultati emersi dallo studio effettuato dal network Caravan comparate ed integrate con esperienze e progetti di circo sociale in Europa e nel mondo.
Introduzione
Come vedremo in dettaglio nel primo capitolo di questo testo le attività circensi per le caratteristiche pedagogiche e sociali che le caratterizzano possono essere incluse in quella che viene definita arte educazione. In dettaglio verrà analizzato il concetto di arte educazione, della pedagogia degli oppressi che ne fa da fondamenta e della pedagogia del circo questo per definire il panorama e i valori che sono alla base del circo sociale e quindi a mio parere che sono anche le fondamenta per la definizione della figura dell’operatore di circo sociale. Da più di vent’anni le attività circensi sono utilizzate in Italia e nel mondo come mezzo educativo e di inclusione sociale, ad oggi ad esempio solo in Europa sono circa 2500 le scuole di circo che offrono programmi per bambini e ragazzi in situazioni di disagio, senza contare i vari progetti che nascono al di fuori delle scuole di circo vere e proprie. A questi sono da aggiungere inoltre le esperienze di circo sociale nei paesi in via di sviluppo come Argentina e Brasile, dove situazioni di povertà ed emarginazione sociale, hanno fatto in modo che il circo sociale prendesse piede molto prima che il fenomeno si diffondesse in Europa. In questi anni molte ricerche sono state fatte per dare una definizione di circo sociale, definirne i confini, i gruppi di riferimento, le metodologie e le competenze che gli operatori dovrebbero possedere, ma ancora si sta lavorando su questo tema soprattutto in Europa. Sono proprio alcune di queste ricerche che verranno prese in considerazione in questo testo, facendo in ogni caso anche riferimento ad alcune delle esperienze che operano a livello mondiale, in quanto non possono essere tralasciate vista l’importanza e longevità dei loro progetti. La teorizzazione risulta complessa, a mio parere, soprattutto per due caratteristiche che sono proprie del circo sociale, e che vedremo in dettaglio in seguito: il circo sociale nasce per rispondere ad un bisogno sociale a cui cerca di dare una risposta, quindi prende forma prima di essere teorizzato. I campi di applicazione sono estremamente vasti in quanto può essere rivolto a svariate tipologie di pubblico, bambini e ragazzi di strada, bambini e ragazzi con disabilità fisiche e mentali, persone ricoverate, ragazzi reclusi solo per citare alcuni esempi. Molte realtà di circo sociale si stanno unendo in rete per cercare di definire in ogni caso cosa sia il circo sociale e quali dovrebbero essere le competenze degli operatori. Così anche in Italia, ad esempio, l’associazione Giocolieri e Dintorni ha istituito un tavolo di lavoro al fine di definire il circo sociale in Italia, darne una mappatura e stilare un ipotetico iter formativo per operatori. Nel testo abbiamo cercato di definire il circo sociale partendo dalla definizione che il network Caravan ha stilato in una delle ricerche a cui si accennava pocanzi. Abbiamo anche ritenuto importante definire la metodologia con cui è stata effettuata questa ricerca trattandosi di ricerca-azione, metodo secondo il mio parere che può ben adattarsi alle caratteristiche del circo sociale. Abbiamo poi cercato di definire cosa si intende per competenze ed infine di elencare le competenze suddividendole in macro aree:
- Fondamenti che corrispondono alle competenze di base, emotive, psicologiche e legate alle attività circensi
- Competenze legate ai modelli di insegnamento,
- Competenze legate al contesto sociale in cui si opera.
Già questa suddivisione ci fa intendere che le competenze devono spaziare e comprendere non solo competenze legate al “saper fare” circo ma anche competenze relazionali di ascolto, empatia, mediazione, non solo verso il pubblico di riferimento a cui l’azione di circo sociale è rivolta ma anche nei confronti degli altri operatori con cui si collabora nei proget
L’Ass. Giocolieri e Dintorni, in collaborazione con il Corso di Laurea in Scienze Motorie, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, e in partenariato con la Fondazione Patrizio Paoletti, presenta il “3° Corso Universitario per lo Studio delle Attività Motorie applicate alle Arti Circensi”
(30 settembre 2013 - 28 giugno 2014)