Università degli studi di Tor Vergata, Facoltà di Medicina e Chirurgia, corso universitario in Scienze Motorie
Autore: Enrico Pellegrini
l-erry@hotmail.it
Relatore: Prof. Stefano D'Ottavio
Correlatore: Dott. Gioacchino Paci
Anno accademico: 2011/2012
Troppo spesso i libri che trattano l'argomento bullismo, definiscono questo fenomeno come qualcosa da combattere o debellare. Si parla poco della prevenzione, di svolgere attività all'interno della scuola e degli spazi di aggregazione giovanile che aiutino i ragazzi a relazionarsi e integrarsi. L' obiettivo è quello di proporre un sistema operativo di prevenzione al bullismo che aiuti i ragazzi a riappropriarsi della consapevolezza del proprio corpo come strumento per esprimersi. Il Percorso si avvale delle arti e della cultura circense come approccio per scoprire qualita` e capacita` che ci aiutino a valorizzarci e amalgamarci correttamente nel tessuto sociale.
Introduzione
Ho scelto di svolgere questo tipo di percorso, in quanto adoro il lavoro in gruppo. Credo che il gruppo sia una forza, in quanto al suo interno, se ben guidato ognuno ha la possibilità di esprimersi e nello stesso tempo di essere supportato. Nel gruppo inoltre, a mio avviso, c’è una crescita maggiore, in quanto gli altri ci fanno da specchio, mostrandoci come siamo veramente, facendoci conoscere i nostri lati di luce e di ombre aiutandoci a smussare gli spigoli. All’interno di un gruppo si può imparare a cooperare, perché si hanno obiettivi comuni da raggiungere e dove non arrivo io arriva qualcun altro dandomi la possibilità di imparare ad affrontare situazioni nuove. A maggio 2010 proprio sulla base di questo ho fondato l’Associazione di Promozione Sociale “Il Risveglio”. Ci siamo messi subito al lavoro ideando il Progetto “Risvegliarsi Insieme” sulla base delle indicazioni che ci ha fornito un docente della scuola media superiore, il professor Riccardo Benvenuti. Questo progetto si pone l’obiettivo di aiutare la scuola nella prevenzione al fenomeno del bullismo, un fenomeno sempre più in crescita, come dicono le statistiche. Trattandosi di adolescenti, abbiamo scelto un linguaggio che fosse comprensibile per la loro età. Quindi abbiamo utilizzato varie discipline che di seguito esplicito,per trasmettere i vari messaggi. Abbiamo utilizzato le arti circensi, in particolare la giocoleria per favorire la determinazione, la coordinazione e l’autostima. L’acrobatica per la comunicazione, la cooperazione e la fiducia. I giochi del teatro dell’oppresso per la fiducia, la sintonia, l’espressività e la consapevolezza. L’improvvisazione per la creatività, la scoperta delle proprie qualità ed il superamento dei propri limiti. Tramite il professor Benvenuti abbiamo presentato il progetto, iniziando ad operare nella scuola a novembre 2010. Il percorso proposto quindi ha accompagnato gli alunni dalla scoperta e conoscenza di sé, alla cooperazione con gli altri. Siamo felici del risultato ottenuto, in quanto i ragazzi che all’inizio sembravano chiusi in se stessi e poco interessati, alla fine si sono mostrati coinvolti e soddisfatti. La difficoltà più grande è stata quella di far rispettare i compiti, ad esempio le volte che abbiamo chiesto di portare del materiale quasi mai lo hanno fatto. E nel momento in cui chiedevamo loro se lo avevano sembravano dispiaciuti di non averlo. Spiegherò quanto abbiamo proposto tramite le relazioni che sono state redatte alla fine di ogni incontro.
L’Ass. Giocolieri e Dintorni, in collaborazione con il Corso di Laurea in Scienze Motorie, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, e in partenariato con la Fondazione Patrizio Paoletti, presenta il “3° Corso Universitario per lo Studio delle Attività Motorie applicate alle Arti Circensi”
(30 settembre 2013 - 28 giugno 2014)