Università degli studi di Tor Vergata, Facoltà di Medicina e Chirurgia, corso universitario in Scienze Motorie
Autore: Marco de Angelis
payaso@tiscali.it
Relatore: Prof. Stefano D'Ottavio
Correlatore: Dott. Gioacchino Paci
Anno accademico: 2011/2012
Presentazione
L’obiettivo dello studio proposto in questo lavoro di tesi è quello di rilevare , all’interno del mondo circense, quelle che possono essere le diverse tipologie di infortunio a cui si può andare incontro nello svolgimento di discipline quali: clown, giocoleria, equilibrismo, acrobatica aerea, acrobatica al suolo e acrobatica attrezzistica. Come già detto, in quelle che sono vere e proprie espressioni motorie, è possibile riscontrare le medesime problematiche riscontrabili in altre attività definite sportive. Nell’ effettuare la ricerca si è tenuto conto anche di altri aspetti, o macroaree, riguardanti non solo le tipologie di discipline e quelle di infortunio, ma anche le metodologie di allenamento, i luoghi di attività, e alcuni dati specifici riguardanti gli artisti, amatoriali e professionisti, che hanno partecipato a questo rilevamento fornendo le caratteristiche delle loro esperienze. Altre informazioni importanti e fruibili da questo studio riguardano le diverse forme di approccio all’apprendimento delle varie discipline. Infatti si riscontrano artisti provenienti da vere e proprie scuole di circo con un ben preciso percorso didattico e artisti autodidatti che crescono in spazi comuni, ma non ufficiali come le predette scuole, in cui tutti portano la loro esperienza e in cui si incontrano diverse metodologie di allenamento, a volte molto lontane fra loro, ma soprattutto che non sempre sono il risultato di una reale consapevolezza di chi le abbraccia. Oggi è osservabile un aumento degli individui che si avvicinano al mondo del circo, uno spazio prima riservato solo a coloro che discendevano da importanti famiglie circensi ed a pochi altri, ma che diviene un mondo in cui, sono aumentate le presenze di scuole di circo non solo professionalizzanti ma anche per semplici amatori. La formazione a livello amatoriale è rivolta a tutti, adulti, ragazzi e bambini, ed è studiata per rispondere al sempre maggiore interesse che questa forma di spettacolo sta raggiungendo; offre l’opportunità di avvicinarsi al mondo circense e di apprendere le diverse discipline in forma ludica e diretta, e di migliorare il proprio equilibrio psico-fisico in modo originale e divertente. Elementi pedagogici approfonditi in nazioni come Francia, Belgio, Germania ed altri, hanno segnato una nuova era per questo magico mondo. Il circo con le sue discipline inizia a suscitare grande interesse non solo tra gli appassionati ma anche in spazi ufficiali come le scuole, addette alla formazione psico-fisica di ogni soggetto, toccando appunto sia l’ambito motorio che pedagogico. Nascono nuovo scuole denominate di Piccolo Circo, in cui si da l’opportunità a bambini e giovanissimi di acquisire capacità ed abilità motorie, confrontarsi con espressioni corporee, tutto attraverso un elemento che sta alla base e che è determinante nello sviluppo della personalità e dell’aspetto socializzante, ossia il linguaggio ludico. Tutto questo porta le varie discipline circensi ad effettuare una riflessione sulle grandi potenzialità che può esprimere in ambito educativo e non , creando quindi percorsi professionalizzanti capaci di formare figure che portino con se una maggiore consapevolezza dei percorsi di apprendimento messi in atto. Il circo ha una storia lunghissima, tuttavia la conoscenza dell’incidenza degli infortuni nelle sue diverse discipline è scarsa o nulla. Grazie alla collaborazione tra mondo del circo ed università, ed in particolare con la facoltà di Scienze Motorie di Tor Vergata, si stanno avviando una serie di studi per sviluppare una maggiore conoscenza e una serie di dati utili a dare informazioni su un mondo così amato ma non ancora ben conosciuto a livello scientifico. In particolare nel lavoro di seguito proposto verranno tratte una serie di informazioni utili, non solo a proporre futuri studi, ma che vanno a porre l’attenzione su un problema che colpisce molti di coloro che praticano uno sport e di conseguenza anche chi svolge discipline circensi, ovvero l’infortunio. Dopo una prima parte dedicata alla descrizione del circo e delle sue discipline, verrà presentato il forte legame tra circo ed attività motorie. Nel secondo capitolo si illustreranno l’obiettivo e la metodologia utilizzata nella ricerca, come essa è stata strutturata e quali sono stati gli strumenti utilizzati. Nel terzo capitolo verrà fatta una presentazione di quello che è il tema centrale della tesi, la traumatologia, descrivendo accuratamente le tipologie di traumi rilevati nella pratica di uno sport, e riconducibili comunque ad una comparazione con quelli del mondo circense. Quindi nell’ultimo capitolo si passerà ad una vera e propria analisi dei dati ottenuti attraverso il questionario, ponendo le basi di quella che potrebbe essere definita come traumatologia delle arti circensi. Da questa analisi sarà quindi possibile sottolineare i punti di contatto con le problematiche derivanti da studi effettuati su altre discipline sportive ed individuare nuove prospettive in un ambito di ricerca ancora nuovo e poco conosciuto.
L’Ass. Giocolieri e Dintorni, in collaborazione con il Corso di Laurea in Scienze Motorie, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, e in partenariato con la Fondazione Patrizio Paoletti, presenta il “3° Corso Universitario per lo Studio delle Attività Motorie applicate alle Arti Circensi”
(30 settembre 2013 - 28 giugno 2014)