foto di testata: Fabio Monasterolo
Effetti, contro effetti, riflessioni, iniziative che il nostro settore ha realizzato nei primi 3 mesi della crisi, in risposta alla pandemia e alle restrizioni adottate/imposte. Una "instantanea" per fotografare lo stato del settore in questo frangente.
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1) Impatto
Per la stagione a venire si rinununcerà quasi del tutto agli spettacoli. Molti festival dove ero stata ingaggiata con largo anticipo sono stati cancellati, molti eventi privati li hanno rimandati anche di mesi o l'anno successivo (es. matrimoni).Ho dovuto rinunciare a fare le lezioni ai bimbi, per gli adulti ho fatto delle videochiamate ma sicuramente l'introito che avrei avuto dall'insegnamento è stato nettamente inferiore a quello normale.
2) Resistenza&Resilienza
Ho realizzato dei video progetti. Ho sistemato il sito web e migliorato i social.Ho intrapreso l'insegnamento online che pensavo fosse per me molto lontano dalle mie corde.
3) Opportunità
Il mio futuro sono io. Sono le mie idee, le mie braccia, i miei soldi. Se mi fermo io non avrò futuro. Per cui quello che siamo responsabilmente chiamati a fare come artisti e insegnanti è non cambiare tipo di lavoro ma cambiare il modo in cui normalmente offriamo il nostro lavoro e i nostri servizi.Sicuramente dalle nuove restrizioni per gli spettacoli/ frequentazioni spazi creeranno nuovi modi per fare spettacolo o insegnare, magari saranno persino più ricchi dei vecchi modi in cui lo facevamo.Non sarà facile, ma potrebbe essere produttivo pensare al nostro futuro come positivo nonostante tutto.
4) SOS
Io sinceramente sono allibita dalla completa assenza di una posizione lavorativa ufficiale riconosciuta per tutti uguale. Ognuno di noi si è trovato a chiedere contributi e aiuti in svariati modi, chi non ha potuto chiedere nulla. Non va bene. Mi piacerebbe che da questa esperienza nascesse la nostra categoria professionale di artisti di circo contemporaneo e da strada. Per poterci tutelare non solo dall'emergenza covid, ma per le esigenze di tutti i giorni.In più deve nascere una federazione di scuole di circo, perchè non averla ha rappresentato non essere presi in considerazione per le nostre discipline specifiche e quindi non avere aiuto logistico in fase di ripartenza (esempio aerea e sanitarizzazione tessuti e trapezi che ognuno sta facendo a casaccio).Probabilmente avremmo avuto più sussidi con una base forte e ufficiale che potesse spiegare al Governo e Sport e Salute le nostre esigenze.
5) Aneddoti
Vedere artisti scagliarsi gli uni contro gli altri sui social nel momento centrale della quarantena, quando abbiamo capito che non avremmo lavorato d'estate e che non tutti saremmo stati aiutati: possessori di p.iva contro chi non l'aveva, circo contemporaneo contro circo in strada, circo offerto in streaming e circo no streaming. Insomma al posto di dialogare, marasma e accuse come al solito.Beh è stato un episodio molto grave di questa quarantena.La cosa migliore è che ho avuto tempo di studiare e prendere delle certificazioni per insegnare, mi sono allenata e ho respirato dopo anni di vita frettolosa e frenetica.
6) Vita Privata
Sono stata contenta che, grazie a varie considerazioni sulla quarantena e sulla situazione generale sia nostra che dei vari gruppi di lavoro, la passione per il circo del Duo Ariadna è viva. Non abbiamo fatto altro che parlare di spettacoli, di iniziative, di studio. Insomma, sembrerà strano, ma nel momento in cui di circo non potevamo farne se non limitatamente.... circo era quella cosa che più forte volevamo tornare a fare e abbiamo messo su progetti grossi per il futuro.È rincuorante, facciamo il lavoro giusto allora e va anche bene che si faccia insieme!