Cieli dipinti e orizzonti infuocati… è l'immagine che più si addice alla scena del circo contemporaneo oggi. La rinascenza del circo riprende la tradizione secolare dello spettacolo viaggiante e dei circhi stabili costruiti su solide fondamenta, per spingerla oltre. E in lontananza, tra guglie di chiese medievali o moderne skyline frastagliate di grattacieli, si scorgono le antenne degli chapiteaux o le impalcature di nuovi centri di arti circensi, eretti da una nuova generazione di istancabili eroi, inguaribili sognatori.
Rumori di mazzole che picchiano decise sui picchetti, per schiudere un palco e il suo carico di storie, acrobazie, emozioni… echi di grandi cantieri, come quello che si sta chiudendo in questi giorni a Bagneaux, alla periferia di Parigi, e che regalerà presto alla Plus Petit Cirque du Monde un nuovo, maestoso edificio costruito per ospitare le sue attività e progetti di arti circensi. Si uniscono gli odori di un mondo antico e di nuovi sogni tra le mura dell'ex magazzino che ospita oggi a Rotterdam, tra gabbiani in volo e banchine del porto in rapida riconversione, le sedi di CODARTS Circus Arts e di Circus Rotjeknor. Sulla sponda opposta del Mar del Nord troviamo Cirko - New Center for Circus Art che ospita, in quello che era un abbandonato distretto di Helsinki per lo stoccaggio del gas di città, la sua sede e una nuova edizione del suo omonimo festival.
Intanto a Bruxelles è partito il countdown per l’apertura del cantiere che vedrà la costruzione in piena città della nuova sede di Espace Catastrophe… Sopra tutti, in questa stagione outdoor, un cielo stellato che regala spazi ancora più vasti per nuove creazioni, nuovi spettacoli, nuovi incontri, nuove idee. Tra le pareti del mondo, a sostenerne il cielo, un pubblico meraviglioso che partecipa, racconta e restituisce emozioni profonde, che solo lo spettacolo dal vivo negli spazi pubblici sa regalare…
Adolfo Rossomando
direttore editoriale Juggling Magazine