Con l’arrivo di settembre parte puntualmente una seconda tornata di festival, spesso outdoor, in Italia e all’estero. Festival. Un termine che attraversa le epoche. Un luogo, un’idea, un programma, un’esperienza, un sogno, una realtà. Cosa significa oggi organizzare/partecipare ad un festival di circo contemporaneo? Quali sono i suoi confini, i suoi ambiti, le sue peculiarità, le “attrazioni”, le necessità, i significati? Quali sono gli elementi, oltre alla determinante programmazione di spettacoli di circo contemporaneo e all’atmosfera “festosa”, che lo caratterizzano, che alimentano la diversità di questo genere di evento, che attraggono il pubblico, o i pubblici? Alcune risposte le troverete nelle testimonianze degli organizzatori di festival che puntualmente raccontano i loro festival sulle pagine di JM. Altre contiamo di pubblicarle sui prossimi numeri, anche attraverso un confronto più ampio su questo tema, che cercheremo di facilitare e stimolare.
Con settembre riaprono anche tutti i corsi nelle scuole di circo, dalle più piccole alle maggiori, e lungo tutto lo stivale. Scuola di Circo. Un termine che invece si è diffuso solo negli ultimi decenni, conquistando presto un ruolo importante nello sviluppo delle arti circensi. Piccoli e Grandi Artisti crescono, anche grazie alle Scuole di Circo e alla possibilità di una formazione continua che, come per la scuola pubblica, li accoglie già a 5/6 anni, ancora giovanissimi, per poi accompagnarli all’interno della filiera, fino al “diploma”, prima del debutto nella carriera professionale. Scuole di circo che assumono via via una presenza e un ruolo importante nei festival, diventando sempre più frequentemente anche soggetti organizzatori.
E così, in questo laboratorio sociale e culturale dove si combinano liberamente festival, scuole, rassegne, convention, concorsi, residenze, circuiti, agenzie di diffusione, incontri professionali, itineranze, network, scambi internazionali ed altro ancora, il mondo del circo tesse senza sosta la sua rete, rinnovando i suoi punti di appoggio, potenziando le sue leve, condividendo le sue esperienze, trasmettendo quella gioiosa, rivoluzionaria, disarmante energia che lo anima.
Adolfo Rossomando
direttore editoriale Juggling Magazine